La guida di iFlat, Rioni

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La guida di iFlat, Rioni

Le Guide ai Quartieri

Le stradine labirintiche e i viottoli acciottolati del più antico dei quartieri di Roma vi porteranno in un altro tempo, nell'antichità l'area era occupata dalla Suburra, il quartiere della plebe. L'apertura di via Cavour e di via Nazionale nel 1800 ne hanno profondamente modificato l'aspetto, nonostante ciò , l'autenticità dei suoi spazi e delle sue meraviglie vi lasceranno sbalorditi, la caratteristica fontana nella Piazzetta della Madonnina di Monti è uno dei suoi gioielli.
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Rione Monti
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Le stradine labirintiche e i viottoli acciottolati del più antico dei quartieri di Roma vi porteranno in un altro tempo, nell'antichità l'area era occupata dalla Suburra, il quartiere della plebe. L'apertura di via Cavour e di via Nazionale nel 1800 ne hanno profondamente modificato l'aspetto, nonostante ciò , l'autenticità dei suoi spazi e delle sue meraviglie vi lasceranno sbalorditi, la caratteristica fontana nella Piazzetta della Madonnina di Monti è uno dei suoi gioielli.
Incastonato fra il Pantheon e Largo di Torre Argentina, è un magico quartiere dalle mille sfaccettature. Perdendovi fra i suoi vicoli, tra gli innumerevoli bar storici e le più famose osterie romane.
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Rione IX Pigna
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Incastonato fra il Pantheon e Largo di Torre Argentina, è un magico quartiere dalle mille sfaccettature. Perdendovi fra i suoi vicoli, tra gli innumerevoli bar storici e le più famose osterie romane.
Localizzato ai confini della città del Vaticano, il Rione Borgo sorge sullo sviluppo di un crescente insediamento legato alla presenza degli edifici sacri della cristianità. Al suo interno si trova Castel Sant'Angelo, storica residenza del Papa affacciata sul biondo Tevere.
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Rione XIV Borgo
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Localizzato ai confini della città del Vaticano, il Rione Borgo sorge sullo sviluppo di un crescente insediamento legato alla presenza degli edifici sacri della cristianità. Al suo interno si trova Castel Sant'Angelo, storica residenza del Papa affacciata sul biondo Tevere.
Nato nel 1743, il suo nome deriva da trivium, dato che nel Medioevo era lo sbocco di 3 vie. In seguito divenne feudo della famiglia Colonna e terra di giardini rigogliosi con gli splendidi palazzi Barberini e Quirinale. Nella seconda metà dell'Ottocento subì sventramenti per la costruzione di via del Tritone e via Nazionale. Ma il rione è famoso soprattutto per la celeberrima Fontana di Trevi.
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Rione II Trevi
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Nato nel 1743, il suo nome deriva da trivium, dato che nel Medioevo era lo sbocco di 3 vie. In seguito divenne feudo della famiglia Colonna e terra di giardini rigogliosi con gli splendidi palazzi Barberini e Quirinale. Nella seconda metà dell'Ottocento subì sventramenti per la costruzione di via del Tritone e via Nazionale. Ma il rione è famoso soprattutto per la celeberrima Fontana di Trevi.
Il nome del quartiere deriva dal latino trans Tiberim che significa al di là del Tevere. Il nucleo originario della città, infatti, si è sviluppato lungo la sponda opposta del fiume ed era inizialmente era abitato dalle classi sociali più povere di Roma. Oggi Trastevere deve la sua fama soprattutto alla vita notturna, alla ricchezza di locali e ristoranti, ma anche di chiese, fontane, opere d’arte di valore. Fare una passeggiata tra i suoi vicoli è un piacere. Ci si imbatte a ogni passo in qualcosa di molto suggestivo.
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Trastevere
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Il nome del quartiere deriva dal latino trans Tiberim che significa al di là del Tevere. Il nucleo originario della città, infatti, si è sviluppato lungo la sponda opposta del fiume ed era inizialmente era abitato dalle classi sociali più povere di Roma. Oggi Trastevere deve la sua fama soprattutto alla vita notturna, alla ricchezza di locali e ristoranti, ma anche di chiese, fontane, opere d’arte di valore. Fare una passeggiata tra i suoi vicoli è un piacere. Ci si imbatte a ogni passo in qualcosa di molto suggestivo.

Visite turistiche

Il cuore della Romanità, dal suo parco, che si erge su uno dei sette colli di Roma, è situato tra il Velabro e il Foro Romano, ed è una delle parti più antiche della città. Il sito è ora un grande museo all'aperto e può essere visitato durante il giorno. L'ingresso si trova in via di San Gregorio (ingresso a pagamento), oppure si può salire sul Palatino entrando nel Foro Romano (ingresso a pagamento) e poi salendo per il Clivo Palatino, a destra dell'Arco di Tito.
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Palatine Hill
Via Sacra
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Il cuore della Romanità, dal suo parco, che si erge su uno dei sette colli di Roma, è situato tra il Velabro e il Foro Romano, ed è una delle parti più antiche della città. Il sito è ora un grande museo all'aperto e può essere visitato durante il giorno. L'ingresso si trova in via di San Gregorio (ingresso a pagamento), oppure si può salire sul Palatino entrando nel Foro Romano (ingresso a pagamento) e poi salendo per il Clivo Palatino, a destra dell'Arco di Tito.
Punto di incontro per eccellenza della movida Romana. Un meltingpot interculturale fra abitanti della Capitale, studenti stranieri e turisti da tutto il mondo.
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Piazza Trilussa
42 Piazza Trilussa
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Punto di incontro per eccellenza della movida Romana. Un meltingpot interculturale fra abitanti della Capitale, studenti stranieri e turisti da tutto il mondo.
Un gioiello di acqua e di pietra Mostra terminale dell’acquedotto Vergine, unico degli acquedotti antichi ininterrottamente in uso fino ai nostri giorni, è la più nota delle fontane romane. Il suo nome deriva da un toponimo in uso nella zona già dalla metà del XII secolo (regio Trivii), riferito alla confluenza di tre vie nella piazza, oppure dal triplice sbocco dell’acqua dell’originaria fontana. La realizzazione dell’attuale fontana di Trevi si deve a papa Clemente XII che, nel 1732, indisce un concorso al quale partecipano i maggiori artisti dell’epoca. Tra i vari progetti sceglie quello dell’architetto Nicola Salvi. La fontana, addossata a Palazzo Poli, si articola nell’ampio bacino con una larga scogliera vivificata dalla rappresentazione scultorea di numerose piante e dallo scorrere spettacolare dell’acqua. Al centro domina la statua di Oceano alla guida del cocchio a forma di conchiglia, trainato dal cavallo iroso e dal cavallo placido, frenati da due tritoni. Nel prospetto, articolato come un arco di trionfo, si trovano due rilievi che alludono alla leggenda della sorgente e alla storia dell’acquedotto: a destra, la vergine che indica la sorgente ai soldati romani e, a sinistra, Agrippa che ordina l’avvio dei lavori di costruzione dell’acquedotto. Completano l’apparato decorativo due figure allegoriche che esaltano gli effetti benefici dell’acqua, la Salubrità e l’Abbondanza, poste nelle nicchie laterali, . La costruzione viene conclusa da Giuseppe Pannini che modifica parzialmente la scogliera regolarizzando i bacini centrali. Dopo un intervento di restauro negli anni 1989-1991, l'ultimo importante restauro è avvenuto nel 2014 grazie al contributo economico del marchio Fendi. Secondo la tradizione, il turista che getta una monetina nella fontana, farà sicuramente ritorno a Roma.
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Fshati Trevi
Piazza di Trevi
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Un gioiello di acqua e di pietra Mostra terminale dell’acquedotto Vergine, unico degli acquedotti antichi ininterrottamente in uso fino ai nostri giorni, è la più nota delle fontane romane. Il suo nome deriva da un toponimo in uso nella zona già dalla metà del XII secolo (regio Trivii), riferito alla confluenza di tre vie nella piazza, oppure dal triplice sbocco dell’acqua dell’originaria fontana. La realizzazione dell’attuale fontana di Trevi si deve a papa Clemente XII che, nel 1732, indisce un concorso al quale partecipano i maggiori artisti dell’epoca. Tra i vari progetti sceglie quello dell’architetto Nicola Salvi. La fontana, addossata a Palazzo Poli, si articola nell’ampio bacino con una larga scogliera vivificata dalla rappresentazione scultorea di numerose piante e dallo scorrere spettacolare dell’acqua. Al centro domina la statua di Oceano alla guida del cocchio a forma di conchiglia, trainato dal cavallo iroso e dal cavallo placido, frenati da due tritoni. Nel prospetto, articolato come un arco di trionfo, si trovano due rilievi che alludono alla leggenda della sorgente e alla storia dell’acquedotto: a destra, la vergine che indica la sorgente ai soldati romani e, a sinistra, Agrippa che ordina l’avvio dei lavori di costruzione dell’acquedotto. Completano l’apparato decorativo due figure allegoriche che esaltano gli effetti benefici dell’acqua, la Salubrità e l’Abbondanza, poste nelle nicchie laterali, . La costruzione viene conclusa da Giuseppe Pannini che modifica parzialmente la scogliera regolarizzando i bacini centrali. Dopo un intervento di restauro negli anni 1989-1991, l'ultimo importante restauro è avvenuto nel 2014 grazie al contributo economico del marchio Fendi. Secondo la tradizione, il turista che getta una monetina nella fontana, farà sicuramente ritorno a Roma.
Il Palazzo del Quirinale è un palazzo storico di Roma, posto sull'omonimo colle e affacciato sull'omonima piazza; essendo dal 1870 la residenza ufficiale del Re d'Italia e dal 1946 del Presidente della Repubblica Italiana, è uno dei simboli dello Stato italiano. Costruito a partire dal 1573, è uno dei più importanti palazzi della capitale, sia dal punto di vista artistico sia dal punto di vista politico[1]: alla sua costruzione e decorazione lavorarono insigni maestri dell'arte italiana come Pietro da Cortona, Domenico Fontana, Alessandro Specchi, Ferdinando Fuga, Carlo Maderno, Giovanni Paolo Pannini e Guido Reni. Attualmente, ospita anche un ampio frammento d'affresco di Melozzo da Forlì. Il Palazzo si impose, soprattutto a partire dal pontificato di Paolo V Borghese, come residenza stabile dei papi (il Quirinale ha ospitato 30 papi, da papa Gregorio XIII a papa Pio IX), eretto infatti inizialmente come residenza estiva del romano pontefice[2], divenne sede pressoché alternativa ai palazzi vaticani. Con il colle del Quirinale i papi erano in più agevole contatto con le sedi delle congregazioni pontificie (ovvero la residenza dei loro prefetti o decani) in cui la Curia si era riarticolata negli ultimi decenni del Cinquecento. Il Quirinale divenne così di fatto la residenza del pontefice nella sua qualità di sovrano, complementare a quella del Vaticano, che costituiva la sede del papa vescovo. Residenza complementare e non alternativa: è per questo che il complesso vaticano si sviluppò nel corso del '600 (fine dei lavori della basilica, costruzione della facciata, ultimazione del Palazzo Apostolico, erezione del colonnato), anche se i pontefici vi risiedettero, come mostrano le fonti, saltuariamente. Per contro, il Quirinale si sviluppò quale palazzo secolare, quasi senza simboli religiosi visibili e soprattutto (unico tra i palazzi apostolici con questa particolarità)[3] privo di una chiesa aperta al pubblico. Interessato da un progetto che lo voleva residenza napoleonica[4] nel tempo dell'occupazione francese di Roma (ma Napoleone Bonaparte non vi fece mai ingresso) dopo il 1870 divenne palazzo reale dei re d'Italia. Con la proclamazione della Repubblica Italiana, avvenuta a seguito del referendum istituzionale del 2 giugno 1946, l'edificio divenne la sede del Presidente della Repubblica.
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Palati Quirinal
Piazza del Quirinale
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Il Palazzo del Quirinale è un palazzo storico di Roma, posto sull'omonimo colle e affacciato sull'omonima piazza; essendo dal 1870 la residenza ufficiale del Re d'Italia e dal 1946 del Presidente della Repubblica Italiana, è uno dei simboli dello Stato italiano. Costruito a partire dal 1573, è uno dei più importanti palazzi della capitale, sia dal punto di vista artistico sia dal punto di vista politico[1]: alla sua costruzione e decorazione lavorarono insigni maestri dell'arte italiana come Pietro da Cortona, Domenico Fontana, Alessandro Specchi, Ferdinando Fuga, Carlo Maderno, Giovanni Paolo Pannini e Guido Reni. Attualmente, ospita anche un ampio frammento d'affresco di Melozzo da Forlì. Il Palazzo si impose, soprattutto a partire dal pontificato di Paolo V Borghese, come residenza stabile dei papi (il Quirinale ha ospitato 30 papi, da papa Gregorio XIII a papa Pio IX), eretto infatti inizialmente come residenza estiva del romano pontefice[2], divenne sede pressoché alternativa ai palazzi vaticani. Con il colle del Quirinale i papi erano in più agevole contatto con le sedi delle congregazioni pontificie (ovvero la residenza dei loro prefetti o decani) in cui la Curia si era riarticolata negli ultimi decenni del Cinquecento. Il Quirinale divenne così di fatto la residenza del pontefice nella sua qualità di sovrano, complementare a quella del Vaticano, che costituiva la sede del papa vescovo. Residenza complementare e non alternativa: è per questo che il complesso vaticano si sviluppò nel corso del '600 (fine dei lavori della basilica, costruzione della facciata, ultimazione del Palazzo Apostolico, erezione del colonnato), anche se i pontefici vi risiedettero, come mostrano le fonti, saltuariamente. Per contro, il Quirinale si sviluppò quale palazzo secolare, quasi senza simboli religiosi visibili e soprattutto (unico tra i palazzi apostolici con questa particolarità)[3] privo di una chiesa aperta al pubblico. Interessato da un progetto che lo voleva residenza napoleonica[4] nel tempo dell'occupazione francese di Roma (ma Napoleone Bonaparte non vi fece mai ingresso) dopo il 1870 divenne palazzo reale dei re d'Italia. Con la proclamazione della Repubblica Italiana, avvenuta a seguito del referendum istituzionale del 2 giugno 1946, l'edificio divenne la sede del Presidente della Repubblica.
Il monumento che più rispecchia il potere dell'antico Impero Romano. Venire a Roma implica un passaggio necessario in questo luogo immerso nelle radici storiche della Cttà Eterna. Un colosso di pietra che fa da padrone nella zona compresa tra il Palatino e l'Aventino.
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Koloseu
1 Piazza del Colosseo
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Il monumento che più rispecchia il potere dell'antico Impero Romano. Venire a Roma implica un passaggio necessario in questo luogo immerso nelle radici storiche della Cttà Eterna. Un colosso di pietra che fa da padrone nella zona compresa tra il Palatino e l'Aventino.
Edificato intorno al 123 d.C. come sepolcro per l'imperatore Adriano e la sua famiglia, Castel Sant'Angelo ha un destino atipico nel panorama storico-artistico della capitale. Mentre tutti gli altri monumenti di epoca romana vengono travolti, ridotti a rovine o a cave di materiali di spoglio da riciclare in nuovi, moderni edifici, il Castello - attraverso una serie ininterrotta di sviluppi e trasformazioni che sembrano scivolare l'una nell'altra senza soluzione di continuità - accompagna per quasi duemila anni le sorti e la storia di Roma. Da monumento funerario ad avamposto fortificato, da oscuro e terribile carcere a splendida dimora rinascimentale che vede attivo tra le sue mura Michelangelo, da prigione risorgimentale a museo, Castel Sant'Angelo incarna nei solenni spazi romani, nelle possenti mura, nelle fastose sale affrescate, le vicende della Città Eterna dove passato e presente appaiono indissolubilmente legati.
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Castel Sant'Angelo
50 Lungotevere Castello
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Edificato intorno al 123 d.C. come sepolcro per l'imperatore Adriano e la sua famiglia, Castel Sant'Angelo ha un destino atipico nel panorama storico-artistico della capitale. Mentre tutti gli altri monumenti di epoca romana vengono travolti, ridotti a rovine o a cave di materiali di spoglio da riciclare in nuovi, moderni edifici, il Castello - attraverso una serie ininterrotta di sviluppi e trasformazioni che sembrano scivolare l'una nell'altra senza soluzione di continuità - accompagna per quasi duemila anni le sorti e la storia di Roma. Da monumento funerario ad avamposto fortificato, da oscuro e terribile carcere a splendida dimora rinascimentale che vede attivo tra le sue mura Michelangelo, da prigione risorgimentale a museo, Castel Sant'Angelo incarna nei solenni spazi romani, nelle possenti mura, nelle fastose sale affrescate, le vicende della Città Eterna dove passato e presente appaiono indissolubilmente legati.